Beschreibung
La nascita delle film commission e di rilevanti realtà produttive e distributive, l’emergere di nuovi registi, nuovi attori e centri di formazione, l’apertura dei multiplex: il sistema-cinema in Veneto ha conosciuto negli ultimi anni importanti cambiamenti, che riflettono in parte quelli nazionali. Nel frattempo, la regione è andata incontro alla crisi economica e a una crescente tensione fra rivendicazioni localistiche e spinte della mondializzazione. Il cinema ha saputo farsi interprete di queste dinamiche? E in che modo i cambiamenti hanno contribuito alla formazione di una diversa identità territoriale e culturale del cinema veneto?
Biografische Notizen
Antonio Costa è autore di numerosi saggi sul cinema. Tra i titoli più recenti, la nuova edizione di Saper vedere il cinema (Bompiani 2011), Il cinema italiano (il Mulino 2013), La mela di Cézanne e l'accendino di Hitchcock (Einaudi 2014). Per Marsilio ha curato Ingmar Bergman (2009) e le edizioni italiane di L'organizzazione dello spazio nel «Faust» di Murnau di Rohmer (20043); Hitchcock di Rohmer e Chabrol (20106), L'arte del film di Vachel Lindsay (2008), Veneto 2000 (2018).
Giulia Lavarone svolge attività di ricerca e didattica presso l’Università di Padova, dove attualmente insegna Cinema e turismo e partecipa a un progetto sul cinema veneto. Fra le sue pubblicazioni, la monografia Cinema, media e turismo (PUP 2016). Con Marsilio ha pubblicato Veneto 2000 (2018).
Farah Polato è ricercatrice presso l’Università di Padova, dove insegna Filmologia e Prospettive postcoloniali nel cinema. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Rachid, Theo, Dagmawi e gli altri. Voci e forme di un nuovo cinema (in L’Africa in Italia, a cura di L. De Franceschi, Aracne 2013) e Where are my houses? (in «Cinéma&Cie», XVII, 28, 2017). Con Marsilio ha pubblicato "Veneto 2000" (2018).