Descrizione
"Ci saremmo immersi fino alla vita nell'acqua scura. Lui avrebbe lanciato molliche di pane nei punti più profondi, mettendosi un dito sulle labbra, perchè la mia voce non spaventasse i grandi crostacei azzurri. Il vento arido gli avrebbe scompigliato i capelli. Avremmo condiviso il silenzio salato della notte e la presenza palpitante delle stelle".
Sulla costa nordorientale del Brasile, donna Menina domina uomini e terre dalla sua villa rigogliosa. Né l'arcivescovo, né il governatore, tanto meno le figlie sottomesse osano opporsi al suo volere. Soltanto Marina, nipote adorata, non cammina per casa in punta di piedi, nel timore perenne della nonna centenaria. Lei ha conosciuto altri mondi, si è scontrata con paure più crude. Con João, Marina aveva esplorato i giardini abbandonati della città vecchia, il porto con le navi cariche di sacchi di cotone, il quartiere dei bordelli. Aveva pescato i granchi a Jaçanã, nel silenzio salato della notte. Si era sentita scorrere il sangue nelle vene come un vino tiepido. Adesso João è in carcere per aver gridato che i poveri pagano per tutti, per aver scritto sui muri che il passero è un uccello blu. Marina, tenera e ostinata, lancia appelli, va a trovarlo ogni sabato con un vassoio di biscotti fatti in casa. Le dicono che João non potrà mai corrispondere il suo amore, che non potrà mai amare una donna. Le dicono che il bellissimo forestiero giunto da poco alla villa è stato l'amante di João. Marina accusa il colpo fin sotto l'ombelico, come se le avessero spaccato le viscere. Ma il suo amore non muta, non muore… Una favola, un romanzo politico, una storia d'amore.