Il testo e la pratica degli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola sono stati spesso considerati esclusivo appannaggio del sapere teologico, e non sempre le letture tradizionali hanno restituito il complesso ordine teorico che li sostiene. Attraverso un’analisi del testo e della sua articolazione retorica, lo studio prova a delineare la novità del “gesto” ignaziano all’interno della storia della spiritualità occidentale, rilevando al contempo i debiti e gli scarti di Ignazio rispetto alla tradizione ascetica medievale e moderna. Un “gesto” e uno scarto che hanno indelebilmente segnato la storia in virtù della centralità conferita all’immaginazione, al desiderio del soggetto e all’urgenza esistenziale di una decisione che prova a inseguire la “divina volontà” e ad accordarsi con essa. Teatro di parole e azioni, specchio di un’epoca inquieta e attraversata da movimenti tellurici in ogni suo ambito, gli Esercizi spirituali continuano a trasportare domande che li oltrepassano e arrivano direttamente nel nostro tempo.

Ludovico Nisi (1990) ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia all’Università “La Sapienza” di Roma, effettuando diversi soggiorni di studio presso l’EHESS di Parigi. Le sue ricerche vertono essenzialmente sulla storia dell’ascesi e della mistica occidentale, con particolare riguardo alla sfera delle pratiche meditative nella tradizione cristiana. Negli ultimi anni ha dedicato i suoi studi agli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola, concentrandosi sull’impatto storico-culturale della spiritualità ignaziana e su alcuni suoi punti di connessione con il pensiero psicoanalitico.